Riso con le lenticchie

Il riso con le lenticchie è un'ottima minestra tipica dei mesi freddi autunnali e invernali, molto rustica e gustosa, che ricorda le buone zuppe di una volta. Le lenticchie non vanno messe in ammollo, ma cucinate così come sono.

Il riso con le lenticchie è un ottimo piatto unico, sano e nutrizionalmente completo, che abbina i cereali e i legumi con gusto e leggerezza. La giusta consistenza di questa minestra di riso è abbastanza morbida, non asciutta come un risotto. E' possibile comunque regolarla a piacimento aggiungendo più o meno brodo di quello tenuto da parte.

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INGREDIENTI

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PREPARAZIONE

  1. Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere.
  2. Mettere in una pentola l'olio, assieme alla cipolla spellata e tritata finemente e l'aglio intero. Portare sul fuoco e far dorare a fiamma media. Unire un paio di cucchiai di brodo e proseguire la cottura per 4-5 minuti. Regolare di sale.
  3. Aggiungere il pomodoro, mescolare, quindi aggiungere le lenticchie, un cucchiaio di prezzemolo tritato, mescolare e lasciare che riprenda il bollore.
  4. Aggiungere il brodo caldo, tenendone da parte un paio di mestoli, un pizzico di sale, abbassare la fiamma e cuocere per 40 minuti coperto, mescolando di tanto in tanto.
  5. Trascorso il tempo di cottura le lenticchie dovranno essere tenere.
  6. A questo punto alzare la fiamma, buttare il riso e cuocerla per il tempo indicato sulla confezione, in genere 15 minuti. Se la minestra dovesse asciugarsi troppo aggiungere il brodo tenuto da parte.
  7. A fine cottura cospargere con un filo d'olio a crudo, una macinata di pepe e servire.

STAGIONE

Gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre, dicembre.

AUTORE

Ricetta realizzata da Barbara Farinelli. Fotografia di Giovanni Caprilli. Tutti i diritti riservati.

I suggerimenti di barbara

Se il tempo indicato sulla confezione delle lenticchie è superiore o inferiore a quanto indicato, seguirlo. A seconda della varietà e del metodo di essiccazione il tempo di cottura è piuttosto variabile.

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I vostri commenti

4 settembre 2013 alle 13:29

Barbara Farinelli ha detto:
@fabiana: il prezzemolo viene in genere aggiunto a crudo perchè l'aroma si mantiene più intatto. E' uso comune però aggiungerlo anche in fase di soffritto (quindi a inizio preparazione) o durante la cottura, naturalmente senza bruciarlo, per sfruttare comunque le sue proprietà aromatiche (in modo diverso dall'uso a crudo).
Sulla tossicità dopo cottura non sono stati fatti studi ufficiali (se ne conosci ti prego di citarmi la fonte in modo che io possa verificarla). Al contrario, lo IARC (International Agency for Research on Cancer, www.iarc.fr) incentiva il consumo del prezzemolo (senza specificare se cotto o crudo) come protettivo per i tumori.
Citami qualche fonte ufficiale di studi e ricerche effettuate (io a sostegno della tua tesi non ne ho trovata alcuna) e le andrò volentieri a consultare.

4 settembre 2013 alle 11:00

fabiana ha detto:
ciao barbara capisco che la ricetta e' vegana e light! ma dovresti sapere che il prezzemolo non si cuoce MAI perche una volta cotto e' estremamente cancerogeno! quindi per il bene dei tuoi lettori e per chi ignorantemente cuoce il prezzemolo come scritto nelle tue ricette avvertiamo che non si debba cuocere! il prezzemolo va messo solo ed esclusivamente a crudo! grazie

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