Conoscete il Kefir? La "bevanda del profeta" dalle tante proprietà nutritive
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Avete mai sentito parlare del Kefir? No? Allora provatelo, perché questa bevanda fresca, dissetante, ricca di fermenti lattici e dal sapore dolce e leggermente acido, è un vero toccasana!
Il Kefir si ottiene utilizzando gli omonimi granuli, composti da colonie di batteri, per fermentare latte fresco di pecora, capra o vacca. Il risultato è una bevanda dall'aroma unico, perfetta per il benessere del nostro organismo!
Basti pensare che il nome stesso "Kefir" deriva dalla parola armena "keif", che letteralmente significa "benessere".
Fra storia e leggenda
Il Kefir è originario del Caucaso e nel tempo si è diffuso tantissimo in Russia. Secondo gli storici avrebbe origine da un'altra bevanda, l'ayran, che come il Kefir si otteneva fermentando il latte nelle botti di rovere con l'aggiunta di interiora di montone o agnello.
La bevanda del Profeta
Proprio legata alle origini caucasiche del Kefir è la leggenda che lo collega a Maometto e a come fosse stato il profeta a donare la bevanda ai fedeli ortodossi, insegnando loro come produrla.
Così la popolazione delle montagne del Caucaso custodì per anni gelosamente il Kefir, perché si narrava che la bevanda avrebbe perso la sua potenza se i suoi segreti fossero stati rivelata ad estranei. La ricetta veniva tramandata dalle famiglie delle tribù generazione dopo generazione, mentre gli stranieri per anni hanno solo ascoltato storie e leggende su di una bevanda dalle caratteristiche magiche, senza mai poterla provare.
L'arrivo in Russia
Solo all'inizio del secolo scorso il Kefir uscì dai confini caucasici per essere utilizzato in Russia come medicina naturale contro la tubercolosi e le malattie gastrointestinali.
Ad ogni modo la bevanda era difficilissima da reperire, così con lo scopo di usare il Kefir come cura per i pazienti ospedalizzati, l'Accademia delle Scienze Russa contattò i fratelli Blendov che avevano un grande caseificio, chiedendo loro di procurarsi i preziosi fermenti in Caucaso. In cambio i Bledov avrebbero avuto l'esclusiva sulla produzione russa del Kefir.
Così uno dei fratelli mandò una sua impiegata, l'affascinante Irina Sakharova, alla corte del principe Bek-Mirza Barchorov.
Irina doveva conquistare il principe e convincerlo a farsi dare la coltura di Kefir ma, temendo l'ira divina, Barchorov non le concesse il prezioso fermento. Così Irina decise di andarsene ma il principe, che invaghitosi della ragazza la voleva sposare, la fece rapire dagli uomini delle montagne per riportarla alla sua corte.
Solo grazie all'intervento dei fratelli Bedlov Irina riuscì a scampare al matrimonio forzato e il principe, accusato di rapimento, fu condannato dallo Zar a regalare alla ragazza 10 libbre di fermento Kefir come risarcimento!
Era il 1908 e a Mosca finalmente iniziò la prima produzione del Kefir che divenne però commerciale su vasta scala solo nel 1930.
Produrre il Kefir in modo tradizionale per la grande distribuzione non era infatti semplice: il procedimento prevedeva un sacco prefabbricato che contenesse latte di vacca o capra e interiora di animali, una volta riempito il sacco veniva appeso al sole e ogni volta che qualcuno gli passava di fianco lo colpiva per far sì che il contenuto si mescolasse!
Così solo nel 1950 gli scienziati dell'Istituto di Ricerche Lattiero-Casearie di Stato riuscirono a trovare un metodo di produzione su vasta scala che potesse ottenere lo stesso Kefir prodotto artigianalmente.
A conclusione della storia nel 1973 pare che l'allora Ministro dell'Industria Alimentare dell'Unione Sovietica, per ringraziarla di aver fatto sì che il Kefir fosse prodotto in Russia, mandò una lettera alla ormai 83enne Irina Sakharova!
Un toccasana per la salute
Il Kefir oltre ad essere buonissimo è davvero salutare, è ricco infatti di vitamine del gruppo B, vitamina K e sali minerali come calcio e fosforo, essendo fermentato è inoltre povero di lattosio e quindi adatto anche a chi è intollerante a latte e derivati.
Così un consumo quotidiano di Kefir aiuta a regolarizzare le funzioni intestinali, a migliorare la digestione dei cibi, a diminuire il colesterolo nel sangue e, grazie alla grande quantità di batteri lattici che contiene, a contrastare l'avanzamento di microbi e germi nell'organismo. Inoltre stimola la produzione di anticorpi intestinali e migliora le difese immunitarie.
di Francesca Barzanti, pubblicato il 03/05/2021