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Tapas: ecco cosa sono e da dove vengono i deliziosi "bocconcini" spagnoli

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Tapas: ecco cosa sono e da dove vengono i deliziosi "bocconcini" spagnoli

Cari buongustai, ma quanto sono buone le tapas? Beh, se siete stati in Spagna sicuramente avrete provato questa delizia tradizionale che ricorda molto il nostro aperitivo, ma ha una storia strettamente legata al territorio.

Le tapas sono dei "bocconcini" golosi che vengono serviti nei bar e nei locali per accompagnare la bevanda. Le tapas sono di diversi tipi dalle salate alle dolci, dalle fredde alle calde.

Così, che siate a Barcellona, a Madrid, a Siviglia o a Santiago, non c'è serata più tipica che quella in giro per i bar fra cana, vino tinto, sangria e tante tapas!


Vamos de tapas!

Le varietà di tapas sono innumerevoli, possono essere a base di pesce, di carne, di formaggi, di salumi, di patate o di verdure, e cambiano da regione a regione.

Fra le più note ci sono:

  • bacalao, con pane e pomodori,
  • calamari fritti,
  • boquerones, acciughe bianche sotto aceto o fritte,
  • polpo alla galiziana, cioè bollito e servito con paprika, sale e olio d'oliva,
  • croquetas, crocchette ripiene di baccalà, patate o prosciutto,
  • pinchos, stuzzichini a base di diversi ingredienti messi su di una fetta di pane,
  • patatas bravas, patate condite con paprika,
  • tortilla, la tipica frittata spagnola,
  • empanadas, fagottini di pasta filo ripieni,
  • carne mechada,
  • pinchito moruno, spiedino di carne di manzo,
  • albondigas, polpette in umido,
  • pollo al ajillo, cioè pollo fritto condito con l'aglio,
  • olive,
  • insalata russa,
  • aioli, cioè una salsa con aglio ed olio d'oliva che si spalma sul pane.

 

L'origine delle tapas

La leggenda fa risalire le tapas al lontano Ottocento e in particolare a Re Alfonso XIII. Pare che il sovrano durante una visita ufficiale a Cadiz, chiese un bicchiere di Jerez in un bar. Per evitare che qualcosa si infilasse nel bicchiere del Re, il barista ebbe l'idea di coprirlo con una fetta di prosciutto.

Quando Re Alfonso chiese il motivo del gesto, il barista per giustificarsi ripose che il prosciutto era una "tapa" perché, dal verbo "tapear" cioè "coprire", serviva a tappare il vino, facendo da coperchio al bicchiere.

L'idea piacque così tanto ad Alfonso XIII, tanto che ordinò un altro bicchiere di vino con la tapa al prosciutto sopra.  Da allora l'abitudine si diffuse in Andalusia, ancora oggi patria ufficiale delle tapas, e da lì in tutto il paese.

La storia

La storia aggiunge però un'altra motivazione alla nascita delle tapas: quella di dare forza ai contadini.

Un tempo infatti la vita nei campi era sempre più dura e i lavoratori avevano bisogno di energie e di mangiare qualcosa durante la giornata, fra un pasto e l'altro.

Così scelsero il vino, che aumentava l'entusiasmo, dava forza e scaldava il corpo negli inverni rigidi, accompagnato da spuntini di vario genere.

Nelle taverne questa abitudine degli spuntini contadini divenne il bicchiere di vino coperto con salumi e formaggi che servivano ad accompagnare la bevanda e, al contempo, a impedire che vi entrassero gli insetti o la sabbia.


di Francesca Barzanti, pubblicato il 15/03/2018


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