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Grasso localizzato sulle gambe in atleta

di Dott. Luigi Schiavo

Rubriche II nutrizionista risponde Palestra e allenamenti

Domanda

Salve.

Ho ventidue anni, ho sempre praticato sport con una frequenza quasi giornaliera, da tenera età. Un anno e mezzo fa, in un periodo in cui essendo all'università non potevo svolgere attività fisica alcuna, mi feci stilare una dieta da una nutrizionista, a seguito di esami del sangue e test impedeziometrico.

Sono dimagrito diversi chili in pochi mesi, ma il grasso localizzato negli arti inferiori (specialmente fianchi e glutei) non è mai andato via davvero, nonostante qualche mese dopo, tornato a casa, ho ricominciato ad allenarmi per la corsa su strada.

Circa un paio di mesi fa, ho iniziato a prepararmi per la velocità in pista, e ho svolto sin'ora lavori di resistenza aerobica, ed incremento della forza massima. Ma sono sempre uguale: magro fino al bacino, anche se più tonificato, e grasso sotto, almeno fino alle cosce. Ho sempre seguito quel regime, anche se non alla lettera, in quanto la mattina, per questioni di stress, introduco più calorie di quante ne siano consigliate nella dieta. Ora, dato che quella era stata pensata per uno stile di vita sedentario, ed essendo perfettamente bilanciata, il fatto di introdurre più calorie a colazione non credo influisca molto, dato l'aumentato fabbisogno.

Non mangio dolci fuori pasto, non bevo birra alcool né bibite gassate, e vario molto l'alimentazione. Possibile che io sia condannato a non poter mai vestire pantaloni attillati, e ad avere questa chiamiamola "distonia" nel mio corpo?

Cosa mi consiglierebbe, di fare esami endocrinologici? Potrebbe essere un problema di ritenzione?

Grazie mille
Pier

Risposta

Carissimo Pier,

bisognerebbe innanzitutto capire di cosa sono fatti gli accumuli di cui parla, per cui un'analisi plicometrica in associazione di quella impedenziometrica potrebbe esserci di aiuto. Poi assocerei alla sua dieta un blando integratore drenante al fine di eliminare i liquidi in eccesso. Chiaramente il tutto in sintonia con una alimentazione personalizzata che tenga conto della situazione antropometrica attuale e del suo fabbisogno energetico giornaliero.

La continuazione poi è strettamente funzionale ai risultati che si ottengono. Non credo, a naso, che ci possano essere degli squilibri ormonali in quando gli accumuli avrebbero localizzazioni anatomiche diverse da quelle che lei indica.

Serena giornata
Dott. Luigi Schiavo

Dott. Luigi SCHIAVO
Primo Policlinico, Seconda Università di Napoli, Ambulatorio di Chirurgia dell'obesità (IX Chirurgia Generale)
Nutrizionista (Numero Iscrizione Albo 055729)
Dottore di Ricerca [Settore Fisiologia, Endocrinologia e Metabolismo]
Socio SICOB [Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie Metaboliche]
Responsabile per la Regione Campania della Fondazione Italiana per la Lotta all'Obesità Infantile ONLUS

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