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Il parere che Vi chiedo riguarda le emicranie e la cistinuria

di Dott. Francesco Morano

Rubriche II nutrizionista risponde Alimentazione e salute

Domanda

Buongiorno,
avrei cortesemente bisogno, se possibile, di alcune indicazioni per me di fondamentale importanza; riguardano il mio compagno: è uno sviluppatore di software, conduce una vita piuttosto sedentaria e, talvolta, sregolata e stressata a causa del lavoro, ma negli ultimi tempi sta cercando di migliorare, facendo un pò più movimento e tentando di regolarizzare il ciclo sonno-veglia; ha 40 anni, un peso di circa 55 kg per 1 metro e 70 centimetri di altezza e moltissimi problemi di salute, sviluppatisi già in adolescenza.

Senza entrare nel dettaglio, perchè sarebbe molto lungo, ai fini delle mie richieste credo sia utile sapere che ha l'ipotiroidismo, è celiaco (di una forma grave ed atipica, perchè accertata solo dalle biopsie e non dagli esami del sangue e perchè nonostante 10 anni di dieta aglutinata ha ancora villi e pareti intestinali "compromessi"), ha una malattia genetica rara, la cistinuria, che comporta la precipitazione di cistina nei reni e la formazione conseguenti di calcoli (molto duri), soffre di terribili emicranie (per le quali è già stato ricoverato presso il centro cefalee di Perugia e che negli ulitmi mesi si sono intensificate, fino a durare giornate intere).

Il parere che Vi chiedo riguarda le emicranie e la cistinuria; mi spiego: lasciando da parte i veri medicinali che è costretto ad assumere, lui prende quotidianamente 600 g circa di carote centrifugate, come antiossidante, e 2 limoni spremuti insieme con un'arancia, anch'essa spremuta, per alcalinizzare le urine, a causa dei calcoli. Mi è venuto questo dubbio: potrebbe star assumendo dosi troppo elevate, magari per il suo organismo, di vitamina A (so che nella carota è presente il betacarotene, che è un precursore della vitamina A, ma a me mancano numerose conoscenze e per questo chiedo) e questa dose eccessiva lo sta "intossicando" provocando o accentuando le emicranie? Oppure, la medesima causa può trovarsi nei limoni e nell'arancia?
Visto che la sua condizione di salute è nettamente peggiorata negli ultimi mesi, anche a livello di stomaco ed intestino, ha deciso di eliminare quasi del tutto la carne dalla sua alimentazione, passando ad un regime quasi del tutto vegetariano: ho paura che non assuma il giusto quantitativo di proteine, dato che non può assumere tutti i legumi e comunque non in grande quantità, dato che soffre di disturbi intestinali; in più, non capiamo se la cistinuria impone un particolare regime alimentare: c'è chi dice di no, chi, invece, sostiene che un alimento come l'uovo (che a lui piace particolarmente) debba essere eliminato. Potete darmi qualche indicazione a tal proposito?

Mi scuso veramente tanto per la lunghezza della mia mail, ma ho davvero bisogno di aiuto; sto cercando in internet specialisti che ci possano aiutare ed inviando altrettante mail, abbiamo visitato molti ospedali ed altrettanti medici senza risultati apprezzabili ed ultimamente è tutto più difficile, anche decidere di uscire un pomeriggio è un problema, perché le sue condizioni di salute cambiano nel giro di pochi minuti.

Ringrazio per il tempo che mi avete dedicato e, sperando in una Vostra cortese risposta, saluto cordialmente.
Caterina da Foligno

Risposta

Cara Caterina,

per onestà intellettuale e professionale le confesso che questa patologia dal punto di vista nutrizionale non l’ho mai trattata. La gestione della cistinuria è alquanto complessa ma con alcuni consigli che le posso dare spero vivamente di aiutarla.

Cominciamo con calma: la cistina è un amminoacido solforato ottenuto per interazione di due cisteine (amminoacidi). Nella cistinuria quello che si deve limitare è l’assunzione di alimenti ricchi di cisteina e alimenti ricchi di metionina, precursore della cisteina, bisogna bere molta acqua e ridurre l’apporto di sodio.

Gli alimenti ricchi di metionina sono l’albume, il parmigiano, il grana padano, il tonno, il petto di pollo, il petto di tacchino, la groviera.

Per quanto riguarda l’“Intossicazione da carote”, le carote contengono circa 1148 microgrammi di vitamina A per 100 grammi, quantità che possono variare da 880-2300 (fonte INRAN); dal momento che il suo compagno assume 600 grammi di carote al dì, quindi di vitamina A avrebbe assunto, solo con queste, circa 6888 microgrammi quindi 6.888 milligrammi; in più, assume un'arancia che possiede circa 71 microgrammi di vitamina A per 100 grammi, quindi 0.071 milligrammi e 2 limoni che non hanno vitamina A (fonte INRAN). Nel totale il suo compagno assume circa 6.959 milligrammi di vitamina A considerando solo queste fonti alimentari. Credo che l’intossicazione proveniente da questi cibi con queste quantità sia difficile però si deve visionare la sua dieta quotidiana nel dettaglio con tutto ciò che mangia.

Le voglio dire che esistono 2 tipi di intossicazione “acuta” e “cronica”. Si verificano fenomeni di tossicità acuta per circa 300 mg di vit.A, mentre per la tossicità cronica si consiglia di non superare dosi singole di 120 mg e di non superare quantità di 9 mg/giorno nell’uomo adulto e 7,5 mg/giorno nella donna (Bauernfeind, 1980; Commission of the European Communities, 1993)(Fonte Sinu).

Spero che queste poche informazioni che le ho dato possano aiutarla nel suo cammino.

Cordialmente
Dott. Francesco Morano

Dott. Francesco Morano

Biologo Nutrizionista
francescomorano.nutrizionista@gmail.com
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