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Anguria: storia e curiosità della regina dell'estate che viene dall'Africa

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Anguria: storia e curiosità della regina dell'estate che viene dall'Africa

Cari golosi, cosa c'è di meglio per rinfrescare le calde giornate estive? Beh, un bel cocomero fresco ovviamente!

Il cocomero, o anguria, è uno dei frutti per eccellenza della stagione estiva: una buccia verde e spessa che nasconde una polpa rossa dolce, fresca e dissetante.

Proprietà del cocomero

Buono e leggero, il cocomero contiene per il 92% acqua e per l'8% zuccheri. Il frutto ha tante proprietà benefiche, aiuta la pelle a proteggersi dai raggi UV, aiuta a prevenire le malattie cardiache, riduce il colesterolo ed è perfetto durante le diete ipocaloriche, contiene infatti solo 30 kcal ogni 100 grammi.

Inoltre il cocomero previene l'ipertensione grazie alla citrulina, migliora la qualità del sonno, e, grazie alla vitamina B6 e al magnesio, è altamente energetico.


Cocomero o anguria?

Sia "cocomero" che "anguria" sono termini che fanno riferimento al cetriolo. Il nome "cocomero" è diffuso soprattutto nell'Italia centrale e meridionale e deriva dal latino "cucumis", cioè "cetriolo", mentre "anguria" è usato soprattutto nell'Italia settentrionale e deriva dal greco antico "angurion", cioè "cetriolo selvatico".

Il cocomero viene anche chiamato in Sicilia "melone d'acqua", in Sardegna col termine catalano "sindria" e in Liguria col termine di derivazione francese "pateca".

In Calabria inoltre il frutto viene detto "zuparacu", un termine simpatico che significa "lo zio parroco" e fa riferimento alle file di semi neri che ricordano i bottoni delle tuniche dei parroci.


La storia del cocomero

Secondo l'esploratore David Livingstone il cocomero ha avuto origine in Africa, qui infatti pare che la pianta sia iniziata a crescere selvatica nel deserto del Kalahari. La prima vera testimonianza di una coltivazione di cocomero risale a un geroglifico egiziano vecchio di 5000 anni.

Nell'Antico Egitto infatti si pensava che il frutto derivasse dal dio Seth e veniva messo nelle tombe dei faraoni come cibo per l'aldilà.

Dal X secolo il cocomero iniziò ad essere coltivato in Cina, e solo nel XII secolo, durante le invasioni dei Mori, arrivò in Europa durante le invasioni dei Mori.


di Francesca Barzanti, pubblicato il 15/08/2018


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