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Le erbe magiche

di Andrea Mengassini

Rubriche Cucina e dintorni Botanica in cucina

Il tuono in lontananza, quando il carro del sole già da alcune ore ha lasciato il passo al mantello dell’oscurità. E dopo il tuono la pioggia: sembra la serata ideale per scrivere di magia.
Qualcuno una volta mi disse: "Non mi aspetto che molti di voi apprezzino la sublime arte e la sottile scienza del preparare pozioni, ma a quelli prescelti dal fato e che hanno la predisposizione posso insegnare come soggiogare la mente, irretire i sensi, posso mostrare come approntare la fama, imbottigliare la gloria e finanche mettere un fermo alla morte!".
…eh sì, forse lo avete già intuito. Si avvicina la notte di Halloween!
Cosa mai possa spartire questa festa con un sito enogastronomico, a parte i dolcetti e i risotti o le torte di zucca, è presto detto; concedetemi alcuni minuti della vostra attenzione e svelerò il mistero.

Tradizioni lontane o nostrane?
La zucca di HalloweenHalloween è la più americana delle feste, anzi, insieme al Giorno del Ringraziamento, credo che sia un'icona di quel popolo. Però non nasce oltre oceano, bensì nella Vecchia Europa. Capita quindi che una ricorrenza delle genti nord europee sia tramandata ai Celti, nel nord della Francia, poi in Inghilterra e quindi in Irlanda. Capita poi che per una carestia terribile alcuni pellegrini irlandesi decidano nel 1800 di cercar fortuna in America portando con sé le loro storie e le loro usanze. Con il passare dei secoli - e con l'avvento delle mode – la festa torna in Europa e prende piede anche qui da noi.

In realtà il nome corretto è Samhain, il Sabba maggiore, un momento importantissimo nel calendario agricolo ed erboristico perché segna il passaggio alla stagione di tenebra e freddo. Il giorno dell'anno in cui si equivalgono le ore di luce e di buio, con il conseguente prevalere dell'oscurità nei mesi successivi.
In questo periodo anche i villaggi degli antichi popoli rallentavano le attività assieme alla Natura tutta, per attendere fiduciosi la primavera successiva, così come era usanza comune sospendere le guerre e far svernare gli eserciti.
In questa notte affascinante e misteriosa, carica di suggestioni, si festeggiava il raccolto che consentiva di affrontare i rigori dell'inverno imminente e la leggenda narra che si fa più sottile il confine tra il mondo reale e immateriale. Per cui è consentito agli spiriti dei defunti di tornare per poche ore a far visita a chi è rimasto.
La lanterna a forma di zucca ha lo scopo quindi di indicare la strada verso casa e l'atteggiamento orrifico dell'ortaggio intagliato è un deterrente contro quegli spiriti malvagi che potrebbero approfittare dell'oscurità per compiere il male. Questa tradizione popolare è ancora radicata in alcuni paesi della nostra Provincia, tanto del nord quanto del sud, dove si è soliti partecipare ad una messa di mezzanotte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, preceduta da una cena tra parenti, in cui si lascia un posto vuoto apparecchiato. Il ricordo di chi non c'è più.

Tradizioni magiche, erboristiche e gastronomiche
L'Erbolario di questo periodo è ricco di riferimenti a Samahin; d'altro canto l'immaginario popolare non potrebbe esser meglio stimolato: le foglie stanno cadendo, le ore di luce si accorciano, le mele sono mature e le temperature diventano più rigide. C'è un indescrivibile odore di Ottobre: zucche, mele, cannella e foglie secche.
È inevitabile quindi che le erbe utilizzate in cucina o dagli erboristi (o "sempricisti" come li definiva il Belli nelle sue poesie) per curare malanni di stagione, siano coinvolti nelle credenze del popolo.
Ad esempio il verbasco (Verbascum thapsus), che trova impiego come rimedio nelle affezioni delle vie respiratorie in quanto tossifugo, antispasmodico ed espettorante, era una pianta associata nel Medioevo alle streghe perché si diceva che con la sua peluria costruissero gli stoppini per le loro candele.
Inoltre il concetto tutto scientifico di tempo balsamico, ossia del periodo dell'anno in cui è massima la concentrazione di principi attivi di interesse in una pianta, ha influenzato decisamente queste credenze: se un'erba esprime il meglio di sé in ore notturne di mesi invernali è facile magari associarla a riunioni segrete di maghi al chiaro di luna.
Scorrendo il repertorio erboristico del periodo, mi voglio soffermare in particolare su un'erba e un'orticola di stagione, usate in gastronomia: la salvia e la zucca, con alcune curiosità suggeritemi da una… strega mia amica.

La salviaLa Salvia officinalis è utilizzata come spezia in molte ricette. In Erboristeria l'infuso è ottimo per favorire la digestione ma anche per abbassare la febbre o per alleviare gli attacchi di freddo. Una miscela di salvia e miele può essere utile per alleviare il dolore derivante da lesioni della bocca o della gola. È anche utilizzata per allontanare gli insetti dal giardino ma attira le api e grazie a ciò si riesce ad ottenere un miele molto aromatico. Le foglie fresche, se strofinate sui denti, servono a risaltarne il bianco e a pulirli.
Nell'Erbolario questa pianta è associata a Venere, a Giove e all'elemento Aria. È solitamente indicata negli incantesimi per la fertilità, per la longevità, per la protezione, per l'ottenimento del danaro e per la purificazione. Per questi scopi non va mai tagliata con un coltello di metallo.
La leggenda dice che mangiare salvia favorisce la saggezza e rende immortali.
Un amuleto di guarigione può essere costruito mettendo uno spicchio d'aglio, un po' di eucalipto e cannella, due pizzichi di salvia ed un pizzico di zafferano dentro un piccolo sacchetto blu. La salvia messa nella scatola in cui vengono custoditi i Tarocchi o le Rune aiuterà a purificarli e a proteggerli dalle energie assorbite durante le divinazioni. È possibile purificare la casa bruciandone qualche foglia essiccata in un incensiere e spargendo, di stanza in stanza, il profumo con una penna che verrà utilizzata a mo' di ventaglio.

La zuccaLa zucca o Cucurbita maxima ha usi officinali come vermicida o nel trattamento di malattie urinarie sotto forma di infuso preparato con circa 30 grammi di semi mescolati in mezzo litro d'acqua bollente. È molto versatile perché utilizzata soprattutto nella preparazione di dolci o nelle ricette più disparate, anche come ornamento del piatto.
Nell'Erbolario questo ortaggio è consacrato alla Luna, ma è anche associato ai vampiri: tra le genti gitane si crede, infatti, che tenere troppo a lungo la zucca in casa sia pericoloso poiché rischia di trasformarsi in una di queste creature notturne.
Viene anche indicata per l'utilizzo negli incantesimi pagani o nella magia lunare come rappresentativa dello spirito, infatti durante Samhain le zucche sono impiegate in numerosi rituali ma anche semplicemente per decorare gli altari o per rappresentare la raccolta del grano.

Dalla tradizione alla Scienza
Al di là del romanticismo suscitato dalle storie legate alla notte di Halloween e al di là del dato folcloristico o della leggenda, l'attenzione degli studiosi verso questi argomenti è oggi codificata in una scienza definita "Etnobotanica". Essa diviene fortemente interdisciplinare ed è tesa allo studio dell'utilizzo e della considerazione di specie vegetali nelle varie società ed etnie umane.
La ricerca e la codifica degli usi di una specie officinale piuttosto che aromatica o speziale è importante non solo perché legata a capisaldi del nostro sapere, come la gastronomia e la farmaceutica, ma soprattutto perché può esser rivista in chiave attuale dalla scienza chimica.
Con le metodiche moderne si possono così ottenere rimedi naturali alle malattie dell'uomo, rimedi che rischiano di perdersi con lo scomparire delle vecchie generazioni depositarie di questi affascinanti segreti.


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