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Alcune informazioni sul Kefir

di Dott. Luigi Schiavo

Rubriche II nutrizionista risponde Alimenti

Domanda

Buongiorno,
mi produco ogni 2 giorni il mio yogurt veramente buono al naturale casalingo con culture vive (che dovrebbero chiamarsi KEFIR).

Leggendo gli ingredienti degli yogurt acquistati ci sono STREPTOCOCCU BULGARICUS LACTOBACILLUS ecc. Nello yogurt sono presenti almeno dieci milioni di fermenti vivi per ogni grammo. In un classico vasetto, quindi, ne troviamo circa 1,5 miliardi. Desidererei sapere se il mio yogurt ha tutti questi milioni di fermenti vivi, come aumentare il mio beneficio di vari ceppi di batteri, tonificarli e renderli più efficaci, cosa posso aggiungere visto che metto solo latte intero di lunga conservazione e se questo mio yogurt ha gli stessi benefici di quelli acquistati.

Gentilmente, potrebbe darmi una risposta, suggerimenti, consigli o altro informazioni inerenti alle mie culture. Mi farebbe un gradito regalo, visto che non ho trovato nessuna documentazione a proposito.

Resto in attesa di una Vs. cortese risposta.
Distintamente ringrazio
Rosa

Risposta

Carissima Rosa,
purtroppo non sono un esperto di tecnologia alimentare ma cercherò di aiutarla per quanto posso. Penso che lei stia parlando del cosiddetto "Kefir d'acqua", un tipo di coltura simile allo yogurt, di origine caucasica, con potenziali virtù benefiche.

Il kefir è una bevanda fermentata che contiene lattobacilli bulgarici, streptococchi termofili, lieviti, batteri propionici, anidride carbonica, enzimi vari, alcol etilico, varie vitamine (gruppo B, C, PP) zuccheri semplici, acqua o latte. Esiste infatti sia un kefir di latte sia un kefir d’acqua: quest’ultimo sembra però avere maggiori proprietà terapeutiche.

In virtù dei suoi fermenti il kefir funziona da riequilibratore della flora batterica intestinale, impedendo la decomposizione e la putrefazione del bolo nell’intestino. Questa bevanda stimola quindi il sistema immunitario intestinale con benefici effetti sul sistema immunitario di tutto il corpo.
Morfologicamente si tratta di millimetrici globuli gelatinosi immersi in acqua. Per coltivarlo in casa, il Kefir va tenuto in un vaso da due litri pieno d'acqua, con del limone, dello zucchero ed un fico secco (o una prugna). Dopo due giorni si filtra il contenuto e si beve, mentre la gelatina può essere riutilizzata per preparare un nuovo infuso.

Distinti saluti
Dott. Luigi Schiavo, Caserta

Dott. Luigi SCHIAVO
Primo Policlinico, Seconda Università di Napoli, Ambulatorio di Chirurgia dell'obesità (IX Chirurgia Generale)
Nutrizionista (Numero Iscrizione Albo 055729)
Dottore di Ricerca [Settore Fisiologia, Endocrinologia e Metabolismo]
Socio SICOB [Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie Metaboliche]
Responsabile per la Regione Campania della Fondazione Italiana per la Lotta all'Obesità Infantile ONLUS

Esercita a:
CASERTA
Via F. Daniele 10 (angolo Via Roma-Corso Trieste), (Centro Medico VILLA ROSA), tel. 0823/1702419-22
LUSCIANO (CE)
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MARCIANISE (CE)
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