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Street Food: alle origini del cibo di strada, dall'antica Grecia ad oggi

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Street Food: alle origini del cibo di strada, dall'antica Grecia ad oggi

Cari buongustai, quanti di voi adorano lo street food? Il cibo di strada che popola ormai tantissimi festival nazionali ed internazionali, fra caratteristici food truck e stuzzichini gourmet, è diventato l'ultima moda.

Oggi addirittura gli chef stellati creano i propri piatti in stile "street food", il cibo di strada è sinonimo di qualità e di ricercatezza e, ovviamente, di identità territoriale.

Ogni regione ha il suo cibo di strada che ne rappresenta non solo la cucina, ma anche la tradizione, basta pensare al panino con la milza siciliano, o quello col lampredotto in Toscana, alla piadina in Romagna e così via. Addirittura la pizza, in versione street food, oggi è diventato un cibo non solo di identificazione ma di tendenza.

Lo street food unisce il concetto di cucina tradizionale a quello di cucina alla moda, mescola due idee di gastronomia che una volta erano distanti anni luce.

Eppure la parola stessa "cibo di strada", ci rende piuttosto chiare le sue origini, niente di ricercato o di tendenza ma, al contrario, un modo veloce per sfamare la gente con piatti poveri a poco costo.


La storia dello street food

Il cibo di strada ha una storia antica che risale a più di 3000 anni fa quando ad Atene, in Grecia, i venditori ambulanti preparavano nei propri baracchini minestre di fave e zuppa calda di ceci. Piatti semplici, veloci e saporiti che sfamavano i passanti.

Proprio questi baracchini sono i veri padri dello "street food" e della cucina "sulla strada". Se dalla Grecia ci spostiamo nell'antico Egitto, al porto d'Alessandria, per un pranzo veloce e senza troppe pretese economiche, gli ambulanti proponevano a marinai e passeggeri un fritto di pesce o qualche spiedino di carne.

Arrivando all'Antica Roma, gli antenati degli odierni food truck erano le "tabernae", ritrovate negli scavi a Pompei, che si affacciavano alla strada e proponevano cibo caldo ed economico, da mangiare direttamente sul bancone.

Continuando il nostro viaggio nel tempo, nel Medioevo divenne chiara la collocazione sociale del "cibo di strada": se i signori infatti pranzavano a casa serviti e riveriti, garzoni, facchini e tuttofare mangiavano in strada, dagli ambulanti, cibo economico senza pretese.

Proprio allora nacquero i "pates" francesi, torte farcite con carni e verdure da mangiare con le mani senza bisogno di posate, o le famose "pie" inglesi, torte salate ripiene divenute il cibo quotidiano di operai e minatori, o ancora il "fish and chips" preparato dagli ambulanti.


Lo street food oggi

Dopo un allontanamento dal cibo di strada avvenuto nel Novecento, oggi c'è stato un totale ritorno allo "street food", sebbene con una concezione completamente diversa.

Mangiare on the road è diventato uno stile, soprattutto per i giovani, sono nati food truck e ape car sempre più alternativi che animano i tanti festival dedicati.

Lo street food oggi testimonia l'identità di un popolo ma anche la creatività e l'eccellenza gastronomica, è espressione della nuova realtà sempre più urbana che ha fatto di una necessità una moda.

 

Street food all'italiana

Pensate che in Italia ben il 52% della popolazione acquista street food e, in particolare, sceglie proprio piatti della nostra tradizione.

Ecco quindi alcuni dei cibi di strada più diffusi e amati nel nostro ben paese.

  • Arancini di riso, un classico siciliano ripieno di ragù, piselli o formaggio.
  • Arrosticini, i gustosi spiedini abruzzesi d'agnello.
  • Babà, il dolce napoletano per eccellenza aromatizzato al rum e davvero goloso.
  • Piadina romagnola, una sfoglia di acqua, farina e strutto da riempire con ciò che più ci piace.
  • Cannoli, golosi dolcetti siciliani ripieni di ricotta di pecora, cioccolata e canditi.
  • Farinata, ceciata o cecina, una torta salata ligure a base di ceci e cotta in forno.
  • Focaccia di Recco, un'altra delizia ligure composta da pasta salata ripiena di formaggio.
  • Panino al Lampredotto, tipico della Toscana è a base di stomaco di vitellone bollito e servito fra due fette di pane.
  • Olive all'ascolana: stuzzichini marchigiani a base di olive, piene di carne macinata, impanate e fritte.
  • Panino con la meusa, il tradizionale panino con la milza palermitano.
  • Panigacci della Lunigiana, sfoglie sottili ripiene di pesto o con olio e parmigiano, tipiche dell'appennino Tosco-Emiliano.
  • Porchetta: tipica del centro Italia è il gustoso maialino arrostito e aromatizzato, tagliato e servito dentro a un panino.
  • Pizza: il piatto italiano per eccellenza, che non ha bisogno di spiegazioni.


di Francesca Barzanti, pubblicato il 13/11/2017


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